Lo spettacolo cult di PACTA . dei Teatri nella traduzione di Roberto Sanesi, su progetto di Annig Raimondi, al ventesimo anno di repliche si affaccia sui Navigli milanesi al Teatro Alfredo Chiesa: LA TERRA DESOLATA (The Waste Land) di Thomas Stearns Eliot, con la regia di Annig Raimondi, anche attrice, è in scena il 16 e 17 marzo.
Pubblicato nel 1922 e dedicato a Ezra Pound ("il miglior fabbro"), il testo è suddiviso in cinque sezioni dove si rincorrono elementi simbolici e archetipici innestati in descrizioni di situazioni e paesaggi. Su tutto, il simbolo del Santo Graal o coppa del sangue (di futura vita nuova) del Cristo, Re pescatore che nella desolazione è il Re Ferito, sofferente della sofferenza della creazione desertificata e impura.
Dalla tradizione letteraria al mito, dalla storia all'epica, dalla religione all'antropologia culturale, tutto è confluito in un'opera che attinge alle filosofie orientali e ai testi sacri (Veda, Upanishad), ai profeti biblici, all'Ecclesiaste, Sant'Agostino, all'Apocalisse: un'allegoria dello spirito smarrito in una emblematica città europea.
Annig Raimondi percorre una galleria di eccentrici ritratti (dapprima una diva da café chantant, poi una donna fatale, una donna quotidiana, un titanico guerriero...) dove la voce si moltiplica e si spersonalizza variando registri e timbri e sottolinea la condizione dell'uomo moderno che, persa la propria centralità, tenta di recuperarsi assumendo voci altre e diverse. Negli ultimi anni, l'operazione drammaturgica ha sviluppato il poemetto inserendo anche alcune delle famose note alla Terra Desolata e brevi frammenti tratti dai Quattro Quartetti.
"Nella sua struttura frammentaria, divagante, spericolatamente giocata su una molteplicità analogica, associativa, opposta a una narrazione consequenziale e tuttavia così unitaria per insistenza tematica, La Terra desolata si presenta come testo di straordinario interesse per una esecuzione in forma teatrale. Si intuisce, nella rapidità del montaggio delle varie scene, nel suo procedere per stacchi, spostamenti di tempo e luogo, riprese del leit-motiv, variazioni di tono e di linguaggio, una drammatizzazione del testo poetico che approfitta indifferentemente dei congegni del teatro elisabettiano, del music-hall popolare, della poesia 'metafisica', della scrittura automatica, della sacra rappresentazione medioevale, della costruzione allegorica, del nonsense ironico o infantile come della suggestione simbolista." (Roberto Sanesi)
Tram: linea 2 Fermata Ponte delle Milizie - Filobus: linea 90,91 Fermata Ponte delle Milizie-Viale Troya - MM2 Romolo,Porta Genova
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