… perciò la chiave di violino è il canto, ovvero il soggetto del pensiero.
La chiave di basso sono le riflessioni o la filosofia che si viene a creare.
Il Teatro Arciliuto in Roma ha il piacere di invitarVi alla presentazione dellaSeconda Opera del suo Fondatore Enzo Samaritani “Un cuore di carta velina” Poesia Sinfonica della Terza Via, che si terrà domenica 20 marzo alle ore 18,00.
In questa occasione verrà eseguita, per la prima volta nella Storia della Letteratura, la Poesia Sinfonica del “Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle minore, Op.23 di Tchaikovsky”. Analisi e traduzione poetica dei significati musicali dell’opera musicale scritti ed interpretati da Enzo Samaritani.
Come per le nove sinfonie di Beethoven, nelle quali la melodie e le armonie nascondono una storia intima e filosofica, lo spirito della “poesia sinfonica” vive la storia all’interno della musicalità della parola e questa viene cadenzata metricamente come una composizione poetica offrendo il tema indicato con la chiave di violino e la riflessione o filosofia con la chiave di basso.
Čajkovskij in una lettera a Sergej Ivanovič Taneev del 14 (26) gennaio 1891: «… Sono sicuro che nelle mie opere appaio come Dio mi ha fatto e così come sono diventato attraverso l’azione del tempo, della mia nazionalità ed educazione. Non sono mai stato falso con me stesso. Quello che sono, buono o cattivo, lo debbono giudicare gli altri… »
È un “lieto” evento, questa nuova opera di Enzo, perché tutto ciò che l’Anima di un Poeta partorisce genera “Figli” per il Bene culturale del Mondo.
Enzo Samaritani è il Poeta dell’Anima, e con il suo “amore/devozione”, per la bellezza e la delicatezza del Verso, rende la Parola scrigno prezioso della Musica.
Se nel 1967 Enzo Samaritani non avesse fondato questo luogo di pensiero, che è anche spazio di gioco (serio) della Cultura, quella con la C maiuscola, tutto ciò che oggi accade nelle Sale del Teatro Arciliuto, non sarebbe stato possibile…
Ore 18,00 – “Poesia Sinfonica del Concerto di Tchaikovsky per pianoforte e orchestra”, segue presentazione del libro.
Ore 20,30 – Aperitivo Cena facoltativo al salotto musicale, drink euro 10,00
ENZO SAMARITANI nasce ad Alvito, in provincia di Frosinone, il 2 maggio del 1934. Fin da piccolo, per tradizione culturale e familiare, viene educato al canto e alla poesia. Inizia il suo cammino artistico cantando le grandi composizioni religiose di Don Lorenzo Perosi nel coro della Cappella Sistina. Dopo un lungo tirocinio, che va dalla scuola d’Arte Drammatica alla commedia musicale degli anni “Cinquanta”,vince la Palma d’Oro a Palermo quale miglior cantante di musica leggera con l’Orchestra di Libero Tosoni. In seguito decide di dedicarsi completamente allo spirito della “Commedia dell’Arte” e ai concetti della creatività nell’immediato. Iniziano così i suoi viaggi all’estero.
Con la sua chitarra, libero dalle mode, facilitato anche dalla conoscenza di molte lingue straniere, quali l’inglese, il francese, e lo spagnolo, viaggia in tutto il mondo imparando lingue e comportamenti umani e sociali in Europa, in Medio Oriente, in America del Nord e del Sud portando poesia e musica negli Istituti di Cultura Italiana all’Estero anche nei paesi dell’Est Europeo nei periodi politicamente difficili, seminando conoscenza e ragione umana in difesa del Diritto dell’Uomo di avere un’anima e una propria verità al di là delle realtà materiali e politiche.
Ricercatore attento alla bellezza ed all’estetica della composizione torna indietro nel tempo per ricercare “la nota naturale corrispondente alla melodia del verso” in difesa dei suoni della lingua italiana così selvaggiamente disintegrata in questo periodo di consumismo, di sovrapposizioni o di imitazioni culturali.
Apre nel 1967 “L’ARCILIUTO”, piccolo teatro dedicato esclusivamente alla poesia e alla musica, elimina dal concetto teatrale l’idea del palcoscenico e della separazione tra artista e pubblico, nega l’idea del copione e del regista e si affida in prima persona a quel sentimento della Commedia dell’Arte Italiana che si è sempre ispirata alla preparazione interiore ed alla creatività.
La poesia italiana per la prima volta tradotta in inglese, francese, tedesco e spagnolo suona nel mondo versi cantati di Cielo d’Alcamo, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Foscolo, Pascoli, Leopardi, Belli, Trilussa, oltre alle poesie originali dello stesso Enzo Samaritani.
In un momento di così grande confusione, di perdita di valori e smarrimento di un’identità culturale, l’operato di Enzo Samaritani si presenta a Noi come un tesoro inestimabile, come un’arma adatta a combattere per riappropriarci di quanto abbiamo perduto negli anni, di quell’anima, quel calore, magia e musicalità che è propria della nostra lingua e cultura; riscoprire le nostre radici culturali per poter così rigenerarci.
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Teatro ARCILIUTO
Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma (Italy)
Tel. +39 06 6879419 o al mobile 333 8568464
info@arciliuto.it
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