Gesù non è un mistico, non è un sacerdote illuminato e nemmeno un santo.
La sua potenza è di essere privo di potenza, fatto nudo, debole, povero.
La voce del suo asino ne racconta la storia e la bellezza di parole che salveranno il mondo,
dette da quell'uomo amico, nero e vestito di bianco.
Gesù poteva esigere una creatura celeste, invece "ha bisogno di un asino"
con cui svergogna i savi, i nobili, e coloro che si credono capaci,
e lo chiama ad essere araldo e portatore dell'Evangelo, la notizia buona.
Divine come le marionette, disancorate dalle leggi fisiche della gravità, per eseguire meglio di chiunque gesti e passi alternativi.
perché può eseguire movimenti interdetti al corpo umano
e avvicinarsi al suolo solo per sfioramento, senza bisogno di pause che interrompono il flusso della danza.
ma dell'infanzia dell'umanità e della storia,
con la sua teatralità essenziale, con la sua capacità di tradurre simbolicamente fantasie e narrazioni e favole,
prescindendo dal naturalismo.
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