3|13 novembre 2016
TEATRO CILEA NAPOLI Srl
presenta
Bello di papà
Scritto e diretto da Vincenzo Salemme
con
Biagio Izzo
Mario Porfito, Domenico
Aria, Adele Pandolfi, Yuliya Mayarchuck, Rosa Miranda, Arduino Speranza, Luana
Pantaleo
Scene ALESSANDRO CHITI
Musiche ANTONIO BOCCIA
Costumi FRANCESCA
ROMANA SCUDIERO
Disegno luci LUIGI
ASCIONE
Aiuto regia ANTONIO
GUERRIERO
Assistente alla regia
RAFFAELLA NOCERINO
Produzione esecutiva
CLAUDIO FORMISANO
Organizzazione MARTINA
PARISI
L’esilarante
commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme, “Bello di Papà”, sarà in scena
al Teatro Ambra Jovinelli dal 3 al 13 novembre; protagonista un travolgente
Biagio Izzo con Mario Porfito, Domenico Aria, Adele Pandolfi, Yuliya
Mayarchuck, Rosa Miranda, Arduino Speranza, Luana Pantaleo.
“Bello
di papà” è una commedia del 2006. Credo che l’idea mi sia venuta quando in
tutto il mondo occidentale arrivavano i primi segnali della crisi economica che
ancora oggi fatichiamo a superare.
Dico forse perché col senno di poi mi sembra
che Antonio Mecca, il dentista protagonista della commedia, possa
rappresentare, ovviamente in versione decisamente comica, il travaglio sociale,
economico, psicologico di una gran parte della cosiddetta generazione dei
cinquantenni, che dall’inizio di questo millennio viene messa in discussione
ogni volta che la politica si deve occupare delle programmazioni finanziarie.
Antonio
Mecca è il classico uomo che ha raggiunto una posizione sociale, ma che allo
stesso tempo la sente, questa posizione, vacillare sotto i colpi del cosiddetto
“Nuovo che avanza”. E il “nuovo che avanza” per quella generazione cui facevo
riferimento poco più sopra, sono appunto i giovani che vogliono prendere i
posti di comando. Antonio ha paura di
ogni novità, è un vero conservatore, conservatore di danaro, ma soprattutto
conservatore di affetti.
Profondamente sarebbe un buono, ma costantemente ha
paura di essere fregato, è forse per questo che non si è mai sposato, è forse
per questo che adesso sta con una bellissima ragazza ucraina, che gli piace da
morire, ma che allo stesso tempo teme come un ingombrante invasore, invasore
della casa e soprattutto del conto corrente perché Marina, l’ucraina, vorrebbe
costruire una famiglia con Antonio, Marina vorrebbe soprattutto (questa la cosa
più terrificante e spaventevole per il nostro dentista) dei figli.
Antonio
teme i figli più di ogni altra cosa perché i bambini sono di un egoismo
assoluto e lui, egoista per paura, questo proprio non può accettarlo.
E’ così
che nasce l’idea di questa commedia, da questo paradosso: un uomo che non vuole
avere figli costretto a ricevere in casa un suo coetaneo che ha bisogno di
ritornare ad essere un figlio. Nel paradosso di questo scontro generazionale
tra due uomini della stessa età forse si nasconde quello che io credo sia un
finto problema.
Penso che l’età ci distingua gli uni dagli altri, ma
altrettanto fermamente credo che dal punto di vista sociale l’età sia soltanto
una convenzione. Credo che dividere i cittadini tra giovani ed anziani sia un
vecchio modo di intendere la politica. Penso che esistano piuttosto le persone
e che ogni persona abbia il diritto e il dovere di salvaguardare il proprio
benessere sociale e spirituale.
Vincenzo
Salemme
TEATRO
AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 –domenica ore 17.00 - lunedì riposo
Info 06 83082620 – 06 83082884
Biglietti (compresa prevendita): da
€ 33,00 a € 17,00
Convenzioni
parcheggio in
orario spettacolo:
· Garage Esquilino – via G.
Giolitti, 27/A - dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
· Parcheggio ES Giolitti Park
– via G. Giolitti 267 - tutti i giorni € 1,00 l’ora
Ufficio promozione tel. 06 88816460
www.ambrajovinelli.org
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