Sabato 19 novembre, al Teatro Arciliuto in Roma, Andrea Tarquini presenta "Disco Rotto".
E' il primo disco di inediti di Andrea, dopo “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” (2013 – Self Distribuzione / Believe Digital), disco finalista alle Targhe Tenco 2013 nella sezione interpreti.
Ad accompagnarlo:
Roberto Diana - chitarre e mandolino
Anchise Bolchi - violino, mandolino e voci
Riccardo Maccabruni - fisarmonica, pianoforte e tastiere
Francesca Guerra - cori
Guido Giacomini - Basso elettrico
Fabrizio Mele - Batteria
Ore 20,30 - Aperitivo Cena facoltativo, drink euro 10,00
Ore 21,30 - Concerto nella Sala Teatro, ingresso intero euro 15,00 - ridotto NewsLetter euro 12,00 ( il ridotto è riservato alle persone iscritte alla mailing list del teatro http://dm-mailinglist.com/subscribe?f=74ba7f05 )
Si ricorda che il numero dei posti è limitato ed è consigliabile la prenotazione: tel. 06 6879419 dalle ore 18:00 in poi , mobile 333 8568464 mail: info@arciliuto.it
Teatro ARCILIUTO
Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma (Italy)
http://www.arciliuto.it/
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DISCO ROTTO contiene diverse “hit”, a partire da “Fiore Rosso”, la canzone
che Andrea Tarquini ha scritto per Beppino Englaro e per la battaglia
di libertà e civiltà che il padre di Eluana ha combattuto. “Paure”, un
rock-R&B liberamente ispirato ad una poesia di Raymond Carver, “l’Amore
Pop”, un allegro brano pop nell’accezione “warholiana” del termine dice
Tarquini; un elenco di comportamenti del costume nazionale, diffusi e rasenti
il trash, ed infine la bellissima “Il Destino è un Pianoforte”, scritta insieme
a Francesco Bianconi (Baustelle) e Pippo Rinaldi Kaballà.
Prodotto da Anchise Bolchi (produttore, multi strumentista, ex violinista di Ligabue) il disco vede la presenza dei musicisti che abitualmente suonano con Andrea Tarquini (Rino Garzia al basso elettrico e al Contrabbasso, Paolo Monesi al mandolino) e qualche piccolo “cameo” di prestigio; Gianluca Tagliavini al pianoforte e all’organo Hammond, Francesco Bellani al piano Wurlitzer, Jacopo Tini alla batteria, Marco Remondini al violoncello ed Emi Vernizzi al sax.
Undici canzoni che raccontano storie di una generazione di quarantenni. I temi della nostalgia, del lavoro che manca, del fare musica e non avere certezze, ma anche temi sull’immaturità affettiva di chi ha l’età ma non la maturità per fare figli e mettere su famiglia, come ne La Figlia del Re. Sono i temi della vita quotidiana nell’Italia di oggi. E’ un disco più elettrico del precedente ma nel suo attraversare diversi generi senza perdere omogeneità stilistica, è chiaro che la passione per la musica acustica di matrice americana ed il folk rimangono evidenti.
Facebook www.facebook.com/Tarquini.official – Youtube www.youtube.com/AndreaTarquini
Sito Web www.andreatarquini.com – Twitter https://twitter.com/tarquini_andrea
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