CARROZZERIE N.O.T
15
| 16 | 17 dicembre 2016
Marco Quaglia e Stefano Patti in
ECHOES
di Lorenzo De Liberato
regia Stefano Patti
voce di "Programma"
Giordana Morandini
disegno luci
Paride Donatelli
scene Barbara Bessi
costumi Marta Genovese
suono Samuele Ravenna
assistente alla regia
Cristiano Demurtas
progetto grafico
Simone Ferraro e Martina Mammola
social plan
Cristiano Demurtas
progetto sostenuto da Carrozzerie
n.o.t
residenza produttiva 2015/16 Teatro Studio Uno
Marco Quaglia e Stefano Patti saranno
i protagonisti di ECHOES di Lorenzo De Liberato, per la regia di Stefano Patti, in scena a Carrozzerie n.o.t. dal 15 al 17 dicembre 2016.
Un'utopia
distorta, una speranza avariata, un'illusione di progresso
che, invece di migliorarci, ci fa sprofondare dentro un baratro oscuro.
Due personaggi e tante sfaccettature,
infinite derive che rispondono alle tante degenerazioni di cui l'umanità si
scopre capace.
Se l'utopia è la prospettiva di qualcosa di meraviglioso, un
ideale talmente perfetto da risultare poi irrealizzabile, la distopia è la sua
copia carbone, ovvero la versione decadente di una società piena di contraddizioni.
In ogni
caso parliamo di scenari futuribili, di immaginari spinti verso un ipotetico
domani, insomma di proiezioni. Un testo simile
al plot di una serie avvincente che potremmo vedere su Netflix, una
drammaturgia atipica nel panorama teatrale italiano.
Uno spettacolo dal
taglio cinematografico, un thriller che evoca la drammaturgia anglosassone. Questo
e molto altro è ECHOES.
Sinossi
In
un futuro distopico e vicino a noi la terra è ormai divisa in grandi blocchi
governativi. Non esiste la democrazia come la conosciamo. Non esiste l’umanità
come la intendiamo oggi. Una bomba è stata sganciata in un agglomerato urbano.
Sono morti un milione di persone.
Un giornalista, De Bois, intervista il
responsabile di questa carneficina, il misterioso Ecoh. La domanda è semplice e
precisa: Perché? I due personaggi sembrano molto lontani eppure forse non lo
sono.
Da un lato abbiamo chi rappresenta il potere e dall’altro chi lo
combatte. Da questo incontro nascerà uno scontro che arriverà a far sì che i
due protagonisti non si riconosceranno più in un buono e in un cattivo ma
tenderanno a fondersi.
In un'epoca, simile a quella in cui viviamo, straziata da
terrorismo e guerre, cosa possono dirsi due uomini coinvolti in prima
persona ai vertici di questa crisi? Echoes offre al pubblico la possibilità di essere spettatori
di un dialogo che probabilmente non ascolteremo mai.
Note di regia
Quello
che mi ha colpito del testo di Lorenzo De Liberato è l’appassionata crudeltà
con cui i due protagonisti (anche se preferirei definirli ‘mondi’) si studiano,
si attaccano, si divorano all’interno della griglia drammaturgica del
“thriller”: un bunker, una crisi economica, un’intervista, uno
sterminio.
La ricchezza di temi come l’Amore, il Potere, l’Economia e la
Religione presenti in Echoes permette un’interessante analisi sull’uomo e
soprattutto delle sue paure.
La paura porta Ecoh a imporre il passaggio di
testimone a De Bois: i due opposti diventano così tragicamente
complementari. Il bunker, luogo affascinante e oscuro dove è ambientata la
vicenda, rappresenta per me un ring, una scacchiera, un set televisivo dove
avviene il massacro, principalmente dialettico.
L’opera diventa così un
avvicinamento pauroso verso un burrone durante il quale Ecoh e De Bois si
interrogano su quale debba essere la “soluzione” a questa crisi; ma parliamo
davvero di crisi economica? Oppure quello di cui si sta veramente parlando è
una “crisi” di relazioni, di ideali e di obiettivi? Diveniamo così spettatori
di un urlo disperato dove l’unico interlocutore è una eco fredda e
distaccata.
Stefano Patti
Il progetto ECHOES e il
crowdfunding
Quando
abbiamo finito il primo studio di Echoes
al Teatro Studio Uno (grazie a una Residenza produttiva) erano tutti contenti
ma ero convinto di avere qualcosa di veramente interessante tra le mani e di
non averlo sfruttato al meglio: un testo simile al plot di una serie che
potremmo vedere su Netflix, una drammaturgia atipica nel panorama teatrale
italiano.
E mi sono detto: “Peccato, un bello spettacolo, e finisce
qui, oggi”. I feedback di chi ha visto la prima fase di lavoro sono stati molto
confortanti, si è sviluppato un grande interesse attorno a questo progetto e
questo mi ha spinto a pensare al futuro di quest’opera.
Mi sono detto che se
avessimo avuto ancora del tempo, se avessi avuto le risorse per fare fino in
fondo quello che avevamo in mente, senza doverci limitare, allora forse questo
lavoro sarebbe potuto passare ad una fase successiva più grande e ambiziosa:
trasformare uno spettacolo indipendente off in una produzione che
avesse un futuro e una continuità.
Questo è lo scopo del nostro
crowdfunding: dimostrare che autonomamente si possa realizzare uno spettacolo
teatrale in grado di competere all’interno di un settore in cui le piccole
produzioni fanno fatica ad emergere.
Per questo ci siamo appoggiati alla
piattaforma Indiegogo. Lo spazio di ricerca e nuova drammaturgia Carrozzerie
n.o.t ha
deciso di sostenere il progetto Echoes ospitandolo all’interno della propria programmazione.
Stefano Patti
Scopri come sostenere lo spettacolo
a questo link:
Trailer
spettacolo:
Carrozzerie n.o.t
Via Panfilo Castaldi 28/a (Ponte
Testaccio)
Orario spettacoli: ore 21,00
Biglietti:
intero: 12 Euro - Tessera Obbligatoria 3 Euro
Consigliata
Prenotazione Telefonica - Ingresso Riservato ai Soci
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