Il teatro Vascello, dal 19 al 29 novembre, propone un doppio progetto di teatro civile e sociale, un tema, oggi più che mai, necessario per dare voce a tutte le attività che vivono la marginalità con discrezione e abnegazione. Il Vascello, sceglie ancora una volta, il teatro d'impegno, il teatro di denuncia, perché crede nella necessità di portare a conoscenza del pubblico e quindi della collettività, temi che possono essere fondanti nella crescita di una società che non può perdere di vista determinati contenuti per una costruzione civile e democratica delle proprie coscienze.
Il Vascello presenta due punti di vista che nascono da una stessa modalità di lavoro, il lavoro nelle carceri, uno spaccato della vita del carcere di Rebibbia. Daniela Marazita con "Hai appena applaudito un criminale", che debutterà dal 19 al 29 novembre 2015 presso la SALA STUDIO del TEATRO VASCELLO dal giovedì al sabato ore 21.30 e domenica ore 18.30
racconta l'esperienza di una donna che sfida il pregiudizio estremo, scegliendo di fare teatro in carcere con uomini colpevoli di indicibili reati. L’autrice e interprete al tempo stesso, diretta da un giovanissimo regista Alessandro Minati, renderà il pubblico partecipe della sua esperienza di laboratorio teatrale condotta nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso.
Un'esperienza - trasfigurata grazie all’azione teatrale - che penetra inconsapevolmente il sommerso che è in ognuno di noi, un incontro impossibile tra le sbarre che diviene realtà da condividere tra "liberi" e "detenuti": l'accettazione della contraddizione come strumento di sopravvivenza che solo il teatro sa cogliere. Nel luogo della privazione della libertà e di tante altre cose ancora, attraverso il teatro, si apre dunque una riflessione senza limiti anche sulle prigioni interiori, sul senso della "detenzione" come pena da infliggere, sul bene, sul male, sul valore della diversità di genere, e di ogni genere. Si semina senza aspettative e qualche volta il miracolo accade: la conferma che il teatro è un doveroso atto di civiltà dell'uomo verso se stesso.
Grazie al lavoro laboratoriale condotto da Daniela Marazita e al loro impegno, quattro detenuti, autori di altrettanti monologhi, hanno ricevuto la menzione speciale della giuria del Premio nazionale di drammaturgia civile “Giuseppe Bertolucci” 2015.
Per la Compagnia Luca De Filippo che lo produce, "Hai appena applaudito un criminale" rappresenta un’occasione per riprendere il filo del discorso con un mondo di esclusione, avviato a suo tempo da Eduardo De Filippo con i ragazzi del carcere minorile di Nisida.
Tiziana Sensi, invece, pone l'attenzione sulla necessità di un impegno educativo e di denuncia, mettendo in scena con gli attori studenti del Dams di Roma Tre, lo spettacolo noveEtrentatrè che DEBUTTERA’ dal 24 al 26 novembre 2015 ore 21,00 presso il TEATRO VASCELLO di ROMA, liberamente tratto dal romanzo di Cosimo Rega "Sumino 'o Falco.
Autobiografia di un ergastolano", un progetto che li vede in scena con lo stesso Cosimo Rega. Tiziana Sensi ha pensato di mettere in scena questo spettacolo con la consapevolezza che quando i detenuti vengono trattati da cittadini, quando il carcere si fa polis, l'arte può essere il canale privilegiato per scavalcare il muro di cinta che separa i liberi dai reclusi. Perché la cultura è fattore di coesione sociale, di educazione e, in certi casi, di ri-educazione; è un ponte verso l'esterno.
Una storia simbolo quella di Cosimo Rega, che inizia proprio nel reparto Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia di Roma. Alla sua vicenda umana Tiziana Sensi, attrice e regista impegnata anche nel teatro civile, si è ispirata per lo spettacolo noveEtrentatré. Il titolo fa riferimento agli articoli 9 e 33 della Costituzione italiana che sostengono la libertà dell'arte e della scienza e l'impegno dello Stato a promuovere lo sviluppo della cultura, sostenendone le attività e cercando di mettere tutti in condizione di poterne godere.
regia ALESSANDRO MINATI
elementi di scena Teresa Fano
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