Mercoledì 29 giugno ore 21 a PaRDeS Pablo di Claudia Dominguez che scrive è "Il mio primo romanzo psicoanalitico. Forse ci rivela qualcosa della materia di cui siamo fatti: i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre parti oscure."
Presentazione libro da parte dell'autrice e di Tobia Ravà (autore immagine copertina). Intervento lirico del tenore Leon Viola.
A proposito del libro Pablo. Quando le ferite si misurano con la vita di Maria Claudia Dominguez. Amore, ironia e sofferenza potrebbero essere le tre cariatidi che ornano il libro di Maria Claudia Dominguez, se al suo posto ci trovassimo di fronte ad un tempio greco. In un certo senso lo è, è un tempio che l'autrice ha eretto per rendere omaggio agli dei che la abitano. Il dolore immane per un fratello diseguale, per un essere conosciuto e amabile, per una patria vessata e perduta. Amore per tutto quello che le circostanze offrono e permettono di essere. Senso dell'umorismo per sopportare i cambiamenti, l'inatteso, in ogni situazione a prova di tutto. Tre dei o dee con cui l'autrice dialoga e trova il bandolo della matassa, passo dopo passo le impronte di una esistenza particolare, la sua. Il libro inizia con una descrizione dell'infanzia dell'autrice e la sua precoce assunzione della maternità:... "Era pesante il primo bambolotto in bianco, era il più bello che avessi avuto tra le braccia a tre anni. Allora lo adottai…". La progressiva scoperta delle singolarità del fratello Pablo la accompagnano dall'inizio della sua vita e il romanzo narra la concezione di un "modus vivendi" che rende possibile la convivenza familiare.
Lentamente, l'ambito familiare convoglia da una realtà più vasta, che esige di far fronte alle istanze sociali, professionali che tratteranno le stranezze di suo fratello, l'esercito che domanderà la sua inclusione in un ordine non desiderato, delle arbitrarietà e dell'orrore, in un paese di orrore. Appare allora una risorsa che segnerà il divenire dell'autrice: salvare le persone che sono importanti per lei. Allo stesso tempo accade l'incontro con la psicoanalisi che è un'esperienza vissuta sulla propria carne.
I diversi temi, personali e sociali, si avvicendano in uno spiraglio che si estende, incominciando ad includere riflessioni e collegamenti tra i diversi strati dell'esperienza analitica, amorosa e sociale, nella quale i diversi riferimenti letterari (Le mille e una notte, Cortazar, Borges, Juarroz, Romain Gary e altri), arrichiscono e spesso esplicitano il percorso. Tutto ciò si cristalliza in un mantra che conduce alla risoluzione di un' istanza che permetta di parlare in nome proprio e così facendo consolidare una posizione legata all'essere, all'atto, all'agire. Romanzo di cui si raccomanda la lettura per sperimentare piacevolmente ciò che in lui sprigiona il desiderio e la gioia di vivere, ma anche aprire il proprio sguardo su una reatà che molte volte fa male". (da Eduardo Minesas)
Maria Claudia Dominguez è nata a Buenos Aires nel 1958, e vive da venticinque anni a Trieste. È Psicologa, Psicoanalista, Docente della scuola di Psicoterapia di Venezia "Icles" (Istituto per la clinica dei legami sociali), membro della scuola internazionale di Psicoanalisi "EFPCL" (École de psychanalyse des Forums du Champ Lacanien) e del Forum Psicoanalitico Lacaniano. Lavora come dirigente psicologo presso l'AAS2, "Bassa Friulana-Isontina" di Gorizia, dove Franco Basaglia, nel 1961, ha avviato i suoi progetti e le sue ricerche innovative. Esercita la professione presso la sede di Monfalcone della suddetta azienda sanitaria, in regime di Intramoenia. Autrice di Pablo. Quando le ferite si misurano con la vita. Romanzo psicoanalitico, con prefazione di Luis Izcovich, uscito il 23 dicembre 2015, in seconda edizione. ETS edizioni, Pisa. In copertina Tobia Ravà, Codice di Rodi, 2009. Il libro è stato presentato al XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino il 15 maggio 2016, all'Antico Caffè San Marco di Trieste il 20 gennaio 2016, a Muzzana del Turgnano l'1 febbraio 2016, alla Libreria Antonini a Gorizia il 18 febbraio 2016, alla Libreria Rinascente/Ubik a Monfalcone il 26 febbraio 2016, ad Auber Università della libera età a Trieste, alla Maratona dei Libri, presso la casa delle donne di Udine il 24 aprile 2016, alla Libreria "L'altra città"di Roma il 12 maggio 2016, alla Biblioteca Forum di psicoanalisi Praxis, Roma (Via Arenula 53) il 13 maggio 2016, alla Casa della Musica di Cervignano il 6 giugno 2016.
sanitaria, in regime di Intramoenia.
Evento di
Squarci nelle Tenebre
A cura di Maria Luisa Trevisan
Mirano, PaRDeS, 29 maggio -17 luglio 2016
Venezia, Art Factory, 7 giugno al 16 luglio 2016
Nei vari spazi espositivi sono esposte opere di:
Rudy Barborini, Ariela Böhm, Fabio Bolinelli, Stefano Bonato, Alessandro Cadamuro, Alessandro Cardinale, Franco Cimitan, Anna Colitti, Franco Corrocher, Saul Costa, David Dalla Venezia, Paolo della Corte, Alberto Di Fabio, Enas Elkorashy, Nicola Evangelisti, Roberto Fontanella, Luigi Gattinara, Giovanni Giupponi, Cristina Gori, Nicholas Herdon, Bobo Ivancich, Laure Keyrouz, Abdallah Khaled, Raimondo Lorenzetti, Federica Marangoni, Maruzza, Mia Battaglia, Anastasia Moro, Aldo Pallaro, Pain Azyme, Barbara Pelizzon, Günter Pusch, Tobia Ravà, Ana Maria Reque, Marco Rostellato, Katia Scotti, Annamaria Targher, Cesare Vignato, Luigi Viola, Massimo Zanta.
Dal 29 maggio al 17 luglio presso gli spazi PaRDeS-Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, Mirano (VE), Via Miranese 42.
A Mirano visite su prenotazione da mercoledì a domenica dalle ore 16 alle 19 tel./fax 041/5728366 cell. 349 1240891; artepardes@gmail.com.
Dal 7 giugno al 16 luglio 2016 presso l'Art Factory di Tobia Ravà Fondamenta dell'Arzere Dorsoduro 2324 a Venezia. Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 16.00-19.00. Sabato 10-13 (in altri orari telefonare al 3457830244).
E' da un po'di tempo che pensavamo ad una mostra sul contrasto luministico come metafora del contemporaneo, ad un'esposizione di forte impatto qual è la dura realtà di questo momento storico, che interpreti attraverso la sensibilità degli artisti e l'efficacia comunicativa delle loro opere lo zeitgeist, lo spirito del tempo, questa sensazione psicologica generale incombente, d'impotenza di fronte ad un'attualità così esasperata, davanti alle tragedie e alle emergenze del quotidiano.
La situazione – in generale - ci sembra precipitata, ci stanno crollando addosso tutte quelle certezze su cui ci siamo formati, costruiti come persone e cittadini del mondo. Speriamo di non arrivare alle tenebre totali! Biblioteche bruciate, statue frantumate a colpi di martello pneumatico, siti archeologici anche tutelati dall'Unesco distrutti e così beni culturali magnifici che hanno resistito nei secoli e che hanno testimoniato nei millenni la storia di antiche civiltà scomparse sono stati cancellati in un istante e così chi si è messo contro a questa barbarie è stato brutalmente ammazzato e umiliato. Vite spezzate di genti in fuga dalla distruzione. Donne deturpate e lapidate. Minori violati ed infanzia negata. Popoli annientati e spazzati via da altri popoli. Non pensavamo di dover assistere ancora una volta a tutto questo. Vien da chiedersi: la storia e la civiltà che ci è stata consegnata e che è stata così duramente guadagnata con la fatica ed il sangue di chi ci ha preceduto, sembra non aver insegnato nulla all'uomo contemporaneo? E guardando i muri che si stanno erigendo, dove è sono andati a finire le libertà, i valori, i diritti dell'Europa e dell'Occidente?
"Squarci nelle tenebre" affronta brutalmente la scottante attualità ed i cambiamenti epocali in atto, sociali, politici, geografici, culturali e ambientali (riscaldamento globale, nucleare, radiazioni, contaminazioni alimentari,… che stiamo attraversando, ma per non sentirci del tutto inermi ed impotenti spettatori cerchiamo di dare ognuno il proprio apporto per dare una speranza a chi ci seguirà nel cammino dell'umanità e cercare d'intravvedere al di là del tunnel, una luce, una riflessione che si estende, più in generale, alla condizione umana. Le opere esprimono emozioni e sentimenti, talvolta uno stato d'animo di profondo disagio ed angoscia per questo particolare momento storico di profondo dolore, crisi, carestie, catastrofi naturali ed incertezza, ma anche pur sempre una recondita e doverosa speranza. Siamo consapevoli che stiamo vivendo una fase storica epocale molto difficile, che dobbiamo analizzare e capire a fondo senza stereotipi e pregiudizi. L'artista capta con le sue antenne i segni di ciò che verrà, registra e preannuncia nelle opere situazioni accadute o probabili, esponendosi in prima persona con il proprio lavoro. Comprende il "tuo" stato d'animo e il "tuo" disagio che condivide appieno e che cerca di superare come può, con i mezzi dell'arte e della creatività, tuffandosi a capofitto nel lavoro senza pensare a cosa servirà nell'immediato, sicuramente a farci sentire meno soli e a condividere con altri artisti, operatori e semplici spettatori/visitatori paure, ansie, fatiche e dispiaceri, di un momento che possiamo decisamente definire tragico, con cui inevitabilmente dobbiamo fare i conti e cercare di superare con dignità e nel modo migliore possibile, facendo leva sul buon senso, sull'enorme serbatoio di creatività e cultura che caratterizza ogni civiltà e società. L'arte salverà il mondo? Vogliamo crederci!
Eventi di Squarci nelle Tenebre:
Domenica 3 luglio ore 21 a PaRDeS Scritti Sparsi di Sirio Luginbühl. 1964-2014 a cura di Flavia Randi (Cleup, Padova 2016). Presentazione del libro con Flavia Randi e Luca Luciani.
Domenica 10 luglio ore 21 a PaRDeS presentazione del volume Il commento alle preghiere del cabalista Menahem da Recanati, a cura di Giovanni Carlo Sonnino, Il Prato, Padova 2016.
Domenica 25 settembre ore 18 a PaRDeS Guido Cingano Ensamble Classic Sound diretto dal maestro Guido Cingano.
Patrocini: Comune di Mirano, Terra dei Tiepolo
Ideazione e a cura della mostra Maria Luisa Trevisan
Testi di Antonio Costanzo e Maria Luisa Trevisan
Allestimenti e grafica Tobia Ravà
Organizzazione PaRDeS-Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, in collaborazione con Galleria L'Occhio – Venezia, Marta Compagnini, Martina Manfrinati, Marta Vitale, Antonella Crosera, Irene Venezia, Barnaba Pain.
Mobili ed Elettrodomestici Olivato Laura – Sant'Elena (PD)
Brindisi Castello di Roncade
PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, via Miranese 42, 30035 Mirano (VE)
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