Giovedì 23 giugno ore 21
L'Inghiottitoio
dramma corale in tre atti di Davide Antonio Pio
con
Davide Dolores, Anja Meyer, Maurizio Santamaria, Gianluca Marino, Simone Toffanin, Eleonora Del Pizzo, Natalia Piovan, Fides Karo, Elena Sparacino
con la partecipazione straordinaria di TOBIA RAVÀ
Mariachiara Mazzucato ha la direzione artistica, Silvia Costantini è la scenografa, Fabio Ferrato è il truccatore, Diego Feltrin è il fotografo, Mario Marino è l'elettricista, Jesai Fabiane è il consulente umanistico.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
"Non è ciò che cerchiamo a non esserci, ma ciò che non è a cercarci"
Un' avventura rituale nel corridoio delle parole attraenti.
"Alcesti" di Euripide incontra il "libro di Giobbe", in una storia di dolore e prova in bilico fra le voci della notte e quelle della quotidianità.
Un tributo all'opera di Tobia Ravà, offerto dal sapere antico del teatro e dei versi.
Il protagonista dello spettacolo è Gionata Berni, personaggio ispirato al Giobbe biblico, eroe della pazienza, della fiducia e della conoscenza della simbologia dei sogni.
Il titolo "L'inghiottitoio" fa riferimento al fenomeno carsico (la storia è ambientata a Duino) dovuto all'incessante attività di dissoluzione che esercita l'acqua sulla roccia e che priva quel paesaggio di ogni corso d'acqua.
Gionata riceve visite - nell'intimo della propria casa - da una figura demoniaca che ha il compito di portarlo alla disperazione, assumendo tre forme diverse legate a paure ancestrali collettive.
Sarà la fede del giovane uomo nella conoscenza, negli affetti e nella pace a salvarlo dalle tentazioni.
Lo spettacolo si avvale della collaborazione di Tobia Ravà che sarà presente in scena con la propria persona, la propria voce, le proprie opere, dando a "L'inghiottitoio" una forma di installazione parlante.
Autore del testo, curatore della regia e delle musiche de "L'Inghiottitoio" è Davide Antonio Pio, compositore, musicista e poeta. Nel 2013 presenta al Teatro Filarmonico di Ljubljana la sua prima opera lirica: "La Karneroika". Quest'anno ha pubblicato con Cleup il suo primo libro in versi "Eccede Dilegua". Tiene corsi individuali e collettivi di educazione alla musica e alla creatività.
È fondatore dell'Associazione Fatum Fatum Performing Arts che porta in vari luoghi di preghiera d'Italia spettacolo di formazione, testimonianza e conforto nel quale si alternano musica e poesia.
Tobia Ravà è un artista italiano di cultura ebraica che svolge la sua attività artistica in vari contesti dall'ebraismo, alla logica matematica, all'arte contemporanea. Espone in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Giappone e Stati Uniti. È tra i fondatori del gruppo bolognese AlcArte, attivo al DAMS, che nasce con l'intento di coniugare il fare arte all'epistemologia.
Nel 1998 è tra i soci fondatori di Concerto d'Arte Contemporanea, associazione che si propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l'uomo e l'ambiente, attraversol'interazione in spazi urbani, parchi, edifici storici. Ne "L'Inghiottitoio" svolge il compito di rompere la "quarta parete" per mettere inaspettatamente in scena le sue emozioni e la sua arte.
Fatum Fatum Performing Arts è una associazione culturale con al suo interno un coro già attivo a livello nazionale e un gruppo di attrici/attori impegnato nella produzione di letture pubbliche e laboratori. I 20 elementi del coro saranno presenti nel corso di tutta la rappresentazione nella duplice funzione di "scenografia che respira" e commento musicale al testo recitato.
Le prove sono state effettuate presso PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea di Mirano (VE), da novembre 2015 a marzo 2016
La prima assoluta si è tenuata al teatro Falcone - Borsellino di Limena (PD), e poi al Teatro all'Antica di Sabbioneta e al Museo degli Eremitani di Padova.
Tobia Ravà artista multimediale racconta perché abbia deciso di partecipare con le sue opere e la sua persona allo spettacolo "L'Inghiottitoio".
Evento di
Squarci nelle Tenebre
A cura di Maria Luisa Trevisan
Mirano, PaRDeS, 29 maggio -17 luglio 2016
Venezia, Art Factory, 7 giugno al 16 luglio 2016
Nei vari spazi espositivi saranno esposte opere di:
Rudy Barborini, Ariela Böhm, Fabio Bolinelli, Stefano Bonato, Alessandro Cadamuro, Alessandro Cardinale, Franco Cimitan, Anna Colitti, Franco Corrocher, Saul Costa, David Dalla Venezia, Paolo della Corte, Alberto Di Fabio, Enas Elkorashy, Nicola Evangelisti, Roberto Fontanella, Luigi Gattinara, Giovanni Giupponi, Cristina Gori, Nicholas Herdon, Bobo Ivancich, Laure Keyrouz, Abdallah Khaled, Raimondo Lorenzetti, Federica Marangoni, Maruzza, Mia Battaglia, Anastasia Moro, Aldo Pallaro, Pain Azyme, Barbara Pelizzon, Günter Pusch, Tobia Ravà, Ana Maria Reque, Marco Rostellato, Katia Scotti, Annamaria Targher, Cesare Vignato, Luigi Viola, Massimo Zanta.
Dal 29 maggio al 17 luglio presso gli spazi PaRDeS-Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, Mirano (VE), Via Miranese 42.
Dal 7 giugno al 16 luglio 2016 presso l'Art Factory di Tobia Ravà Fondamenta dell'Arzere Dorsoduro 2324 a Venezia.Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 16.00-19.00. Sabato 10-13 (in altri orari telefonare al 3457830244).
E' da un po'di tempo che pensavamo ad una mostra sul contrasto luministico come metafora del contemporaneo, ad un'esposizione di forte impatto qual è la dura realtà di questo momento storico, che interpreti attraverso la sensibilità degli artisti e l'efficacia comunicativa delle loro opere lo zeitgeist, lo spirito del tempo, questa sensazione psicologica generale incombente, d'impotenza di fronte ad un'attualità così esasperata, davanti alle tragedie e alle emergenze del quotidiano.
La situazione – in generale - ci sembra precipitata, ci stanno crollando addosso tutte quelle certezze su cui ci siamo formati, costruiti come persone e cittadini del mondo. Speriamo di non arrivare alle tenebre totali! Biblioteche bruciate, statue frantumate a colpi di martello pneumatico, siti archeologici anche tutelati dall'Unesco distrutti e così beni culturali magnifici che hanno resistito nei secoli e che hanno testimoniato nei millenni la storia di antiche civiltà scomparse sono stati cancellati in un istante e così chi si è messo contro a questa barbarie è stato brutalmente ammazzato e umiliato. Vite spezzate di genti in fuga dalla distruzione. Donne deturpate e lapidate. Minori violati ed infanzia negata. Popoli annientati e spazzati via da altri popoli. Non pensavamo di dover assistere ancora una volta a tutto questo. Vien da chiedersi: la storia e la civiltà che ci è stata consegnata e che è stata così duramente guadagnata con la fatica ed il sangue di chi ci ha preceduto, sembra non aver insegnato nulla all'uomo contemporaneo? E guardando i muri che si stanno erigendo, dove è sono andati a finire le libertà, i valori, i diritti dell'Europa e dell'Occidente?
"Squarci nelle tenebre" affronta brutalmente la scottante attualità ed i cambiamenti epocali in atto, sociali, politici, geografici, culturali e ambientali (riscaldamento globale, nucleare, radiazioni, contaminazioni alimentari,… che stiamo attraversando, ma per non sentirci del tutto inermi ed impotenti spettatori cerchiamo di dare ognuno il proprio apporto per dare una speranza a chi ci seguirà nel cammino dell'umanità e cercare d'intravvedere al di là del tunnel, una luce, una riflessione che si estende, più in generale, alla condizione umana. Le opere esprimono emozioni e sentimenti, talvolta uno stato d'animo di profondo disagio ed angoscia per questo particolare momento storico di profondo dolore, crisi, carestie, catastrofi naturali ed incertezza, ma anche pur sempre una recondita e doverosa speranza. Siamo consapevoli che stiamo vivendo una fase storica epocale molto difficile, che dobbiamo analizzare e capire a fondo senza stereotipi e pregiudizi. L'artista capta con le sue antenne i segni di ciò che verrà, registra e preannuncia nelle opere situazioni accadute o probabili, esponendosi in prima persona con il proprio lavoro. Comprende il "tuo" stato d'animo e il "tuo" disagio che condivide appieno e che cerca di superare come può, con i mezzi dell'arte e della creatività, tuffandosi a capofitto nel lavoro senza pensare a cosa servirà nell'immediato, sicuramente a farci sentire meno soli e a condividere con altri artisti, operatori e semplici spettatori/visitatori paure, ansie, fatiche e dispiaceri, di un momento che possiamo decisamente definire tragico, con cui inevitabilmente dobbiamo fare i conti e cercare di superare con dignità e nel modo migliore possibile, facendo leva sul buon senso, sull'enorme serbatoio di creatività e cultura che caratterizza ogni civiltà e società. L'arte salverà il mondo? Vogliamo crederci!
Eventi di Squarci nelle Tenebre:
Mercoledì 29 giugno ore 21 a PaRDeS Pablo di Claudia Dominguez che scrive è "Il mio primo romanzo psicoanalitico. Forse ci rivela qualcosa della materia di cui siamo fatti: i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre parti oscure." Presentazione libro da parte dell'autrice e di Tobia Ravà (autore immagine copertina). Intervento lirico del tenore Leon Viola.
Domenica 3 luglio ore 21 a PaRDeS Scritti Sparsi di Sirio Luginbühl. 1964-2014 a cura di Flavia Randi (Cleup, Padova 2016). Presentazione del libro con Flavia Randi e Luca Luciani.
Domenica 10 luglio ore 21 a PaRDeS presentazione del volume Il commento alle preghiere del cabalista Menahem da Recanati, a cura di Giovanni Carlo Sonnino, Il Prato, Padova 2016.
Domenica 25 settembre ore 18 a PaRDeS Guido Cingano Ensamble Classic Sound diretto dal maestro Guido Cingano.
Patrocini: Comune di Mirano, Terra dei Tiepolo
Ideazione e a cura della mostra Maria Luisa Trevisan
Testi di Antonio Costanzo e Maria Luisa Trevisan
Allestimenti e grafica Tobia Ravà
Organizzazione PaRDeS-Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, in collaborazione con Galleria L'Occhio – Venezia, Marta Compagnini, Martina Manfrinati, Marta Vitale, Antonella Crosera, Alice Toffolo, Irene Venezia, Camilla Brugnaro e Barnaba Pain.
Mobili ed Elettrodomestici Olivato Laura – Sant'Elena (PD)
Brindisi Castello di Roncade
PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, via Miranese 42, 30035 Mirano (VE)
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