Fausto Paravidino, uno fra i pochissimi autori italiani rappresentati alla Académie Française, scrive un dramma psicologico complesso dove il limite tra il noto e l'ignoto viene incarnato da una porta.
La porta che divide il dentro dal fuori, la 'casa' dall'esterno, il noi dagli altri. Una guerra di pianerottolo dunque, dove i protagonisti sono due coppie di vicini.
Siamo arrivati alla fine della tournée con questa che definirei una pièce sulle nostre paure - dice Paravidino - sulle nostre paure immaginarie, sulle nostre paure reali. È una pièce su noi stessi, sugli altri, su quello che è reale, su quello che è immaginato. Un po' come certi fantasmi, un po' come certo teatro.
La storia si sviluppa intrecciando due plot, quello legato all'evento reale, cioè l'arrivo di una nuova coppia di vicini e quello sottile legato al bisogno di scavare nell'inconscio, nelle paure. Lui e Lei sembrano minacciati più da ciò che accade o più da ciò che si teme? Una commedia noir, dalle tinte fosche che tiene alta la tensione come in un thriller. E poi c'è il pubblico, che guarda attraverso quello spioncino una realtà vera e una filtrata dalle loro paure, dove i personaggi slittano più volte da una dimensione immaginata a quella reale e viceversa.
Se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo - prosegue l'autore - Lui ha paura dei vicini. Perché? Non lo sa. E Greta? Greta no. Greta non ha nessuna paura dei vicini. Anzi, non vede l'ora di farne la conoscenza, lei ha paura della vecchia. Che vecchia? La vecchia che vede di notte. La vicina che c'era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma?
Personaggi e interpreti
Greta Iris Fusetti
Vicino (marito di Chiara) Davide Lorino
La vecchia vicina Barbara Moselli
Lui (compagno di Greta) Fausto Paravidino
Chiara, la nuova vicina Sara Putignano
Durata spettacolo 1 h 40 min
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