Per risollevarsi da una difficile situazione economica, il capo di un'agenzia immobiliare lancia una sfida a tutti i dipendenti: chi riuscirà a vendere di più avrà in premio una Cadillac, il secondo vincerà un servizio di coltelli da bistecca, per tutti gli altri sarà licenziamento imminente. Tra i dipendenti si scatena subito l'ira e il panico.
Americani è una feroce rappresentazione del mondo degli affari e dell'avida e competitiva società americana per la quale David Mamet nel 1984 ha ricevuto il Premio Pulitzer e dalla quale nel 1992 scaturì la sceneggiatura per il film diretto da James Foley con Al Pacino, Jack Lemmon, Alec Baldwin e Kevin Spacey.
È una critica alla società capitalistica – spiega Rubini – Mamet è stato un vero profeta e io non attualizzerò la storia, ho solo scelto di trasportarla in Italia. È un reperto che ti impressiona e che anticipa le bolle economiche, i mutui subprime, la Lehman Brothers, il naufragio dell'economia folle. Racconta di sette personaggi, figure di poveracci che un sistema disumano creato dagli umani costringe a sgomitare per restare a galla.
In questa edizione, tradotta per il teatro da Luca Barbareschi, sfilano artisti dalla grande personalità: Sergio Rubini che ne cura la regia, Gianmarco Tognazzi, Francesco Montanari, Roberto Ciufoli, Gianluca Gobbi, Giuseppe Manfridi e Federico Perrotta.
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