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mercoledì 2 marzo 2016

Teatro Coccia, Novara. sostituzione spettacolo danza 9 e 10 aprile: LE SACRE DU PRINTEMPS e BOLERO con MM Contemporary Dance Company

Teatro Coccia
sostituzione spettacolo di danza
9 e 10 aprile va in scena
LE SACRE DU PRINTEMPS e BOLERO
con la MM Contemporary Dance Company
Coreografia Michele Merola ed Enrico Morelli



Novara, 2 marzo 2016. Sostituzione nella stagione Opera e Balletto del Teatro Coccia di Novara. A chiudere il cartellone, sabato 9 e domenica 10 aprile, sarà la MM Contemporary Dance Company con due titoli Le Sacre du Printemps e Bolero (anziché Les Sylphides e Le Sacre du Printemps della programmazione originaria).


LE SACRE DU PRINTEMPS
Coreografia: Enrico Morelli
Musica: Igor Stravinskij
Interpreti: Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Alessio Monforte, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Chiara Toniutti, Lorenza Vicidomini


Il 29 Maggio 2013 Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij ha compiuto cento anni: dopo lo scandalo suscitato all'esordio, con la prima versione della coreografia, realizzata a Parigi da Vaslav Nijinsky per i Ballets Russes di Diaghilev, la partitura è diventata notissima, tanto da poter essere riconosciuta alla prima battuta. Possente capolavoro musicale, scritto per un organico orchestrale al gran completo, Le Sacre è ispirato ad una antica leggenda slava. 

Secondo il mitico racconto, ad ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Enrico Morelli si è accostato con profondo rispetto a questa partitura, che ha ispirato i più grandi coreografi del '900. Nell'allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto dell'affannoso dinamismo del nostro tempo. Per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è buona per individuare un capro espiatorio. 
 Di volta in volta, per far ricadere responsabilità e timori sul colpevole di turno, spesso sommariamente liquidato, si avallano scelte demagogiche, o si compilano liste di proscrizione. Nella scelta registica di Enrico Morelli, sulla nuda scena, come unico elemento, emergono dal buio e incombono dal soffitto lugubri ganci da mattatoio. Sono altrettante spade di Damocle, un monito severo che ci invita a guardare al passato, ad un tempo in cui tanti, troppi uomini sono stati mandati al macello, sacrificati a ideologie di morte e terrore, considerati numeri senza identità, corpi derubati della propria dignità. L'assunto della coreografia è tutto qui: sino a quando l'essere umano sacrificherà i propri simili alla violenza del cieco cannibalismo, e non sceglierà la via del rispetto dell'altro, la luce della cultura e la chiarezza della ragione non prenderanno il sopravvento. 


Se ciò non avverrà, come ci avvertono scrittori e filosofi, da Erasmo da Rotterdam Thomas Hobbes ad Antonio Gramsci, da sempre, e per sempre, ciascun individuo potrà solo pensare e volere il male degli altri, eliminare chiunque si ponga in ostacolo al soddisfacimento dei suoi desideri. Ognuno avrà nel prossimo un nemico. Da ciò deriverà guerra di tutti contro tutti, senza più torto o ragione. Così l'animale uomo sarà condannato a restare Homo homini lupus.


BOLERO
Coreografia: Michele Merola
Musica: Maurice Ravel, Stefano Corrias
Interpreti: Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini




Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero (1928) è ancora oggi tra i brani più noti e ascoltati della storia della musica: una delle ragioni della fortuna del pezzo sembra essere fortemente legata all'evocazione di immagini di sensualità che questo suscita, anche quando tali suggestioni sono contrassegnate da una sostanziale ambiguità. Nel realizzare una nuova versione coreografica del Bolero, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l'identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso l'ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le reciproche e inconciliabili distanze tra uomini e donne, quel "muro trasparente" che li divide. Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che "circolano" intorno e dentro al rapporto di coppia. Umori che, comunque, rendono speziata l'esistenza.

Nella coreografia si proiettano, dall'interno verso l'esterno, paure, desideri rimossi, scosse esistenziali che rivelano interi universi, legami segreti che esistono tra le persone… e l'ironia lascia il posto al timore, l'amore al disinganno, il distacco alla condivisione, e via via, fra crescendo e diminuendo, come la musica del Bolero. Su questa stessa musica, con la "licenza" e l'inventiva che sono il segno vero di ogni artista, è intervenuto Stefano Corrias.

Da compositore raffinato ed esperto, consapevole delle esigenze del palcoscenico, Corrias ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel. Il nuovo spartito è stato composto analizzando attentamente le pagine di Bolero, e si integra perfettamente con esso, collocandosi in tre diversi momenti: all'inizio della coreografia, a metà e subito prima del crescendo finale. All'interno della scrittura coreografica, i tre frammenti sottolineano i momenti più intimi, e più veri, di ognuno di noi, quando siamo lontano dagli sguardi degli altri, e lontani dal rumore assordante del mondo.

Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero (1928) è ancora oggi tra i brani più noti e ascoltati della storia della musica: una delle ragioni della fortuna del pezzo sembra essere fortemente legata all'evocazione di immagini di sensualità che questo suscita, anche quando tali suggestioni sono contrassegnate da una sostanziale ambiguità.

Nel realizzare una nuova versione coreografica del Bolero, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l'identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso l'ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le reciproche e inconciliabili distanze

Nella versione di Merola, Bolero viene dunque raccontato come una non-storia, fantastica ma possibile, comunque pertinente al mondo reale. Dagli allusivi colpi di tamburo rullante iniziale, sino alla "esplosione" finale dell'intera orchestra, la danza, in stretta simbiosi con la musica, veicola una sorta di astratta "fiaba amara", allegoria del dolore di vivere e dell'incomprensione fra esseri umani. Così Bolero diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e sconcerto.


MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
La MM Contemporary Dance Company è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola e sostenuta dall'Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia. Formata attualmente da dieci danzatori solisti, è nata stabilmente nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l'obiettivo di favorire scambi e alleanze fra artisti italiani ed internazionali, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei ed italiani come Mats Ek, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli. Nel 2010 MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale.


MICHELE MEROLA
Si diploma presso l'Associazione Balletto Classico diretta da Liliana Cosi e Marinel Stefanescu a Reggio Emilia; in seguito lavora come danzatore presso le compagnie Fabulasaltica di Rovigo, Toulon Opera House, Aterballetto, Arena di Verona. Oggi Michele Merola è direttore artistico e coreografo principale di MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea fondata nel 1999. Con essa ha portato sulla scena, sia in Italia che all'estero, molte coreografie, fra le quali Mattanza (vincitrice del 17° Concorso Internazionale di Coreografia di Hannover, Germany 2003), La Capinera (premio miglior coreografia, Serbia 2007), La metà dell'ombra (vincitrice del premio Anita Bucchi, Italia 2010) e Con le labbra dipinte (prima rappresentazione presso il Seul International Dance Festival Sidance 2010, Corea). Nel 2008 ha vinto il Premio Positano Leonide Massine per l'Arte della Danza e nel 2010 la sua MM Contemporary Dance Company vince il premio Danza&Danza quale migliore compagnia emergente italiana. Michele Merola ha realizzato coreografie anche per diverse altre compagnie, fra le quali Aterballetto (2001, Reggio Emilia), Teatro S. Carlo (2003, Napoli), Dominic Walsh Dance Theatre (2007, U.S.A.), Teatro Massimo (2008, Palermo), Balletto di Toscana (2009, Firenze), Teatro Terazijama (2007-2010, Serbia). Dal 2010 Michele Merola è, con Enrico Morelli, direttore artistico di Agorà Coaching Project, corso di perfezionamento professionale per danzatori che ha sede a Reggio Emilia.


ENRICO MORELLI
Danzatore e coreografo, consegue il diploma dell'Accademia Nazionale di Danza dove in seguito frequenta il corso di perfezionamento per insegnanti. Il suo talento creativo lo porta a partecipare ai principali concorsi coreografici classificandosi al primo posto al Concorso Michele Abbate di Caltanissetta, al Concorso Città di Perugia, al Festival internazionale di danza di Rieti e al Danza Estate di Firenze. Nel 2001 riceve in qualità di danzatore, la medaglia d'argento del Presidente della Repubblica. Crea coreografie per l'Astra Roma Ballet, per la scuola del Teatro dell'Opera di Roma, per la Dominic Walsh Dance Theatre, per il Maggio Musicale fiorentino, per la compagnia KAOS di Firenze, per Palermo InDanza, per la MM Contemporary Dance Company e per Agora Coaching Project. Nel 2015 viene invitato come maitre de ballet presso il Teatro Massimo di Palermo dove crea anche le coreografie di "Cavalleria Rusticana" e "Les Toreador" e del balletto in un atto unico "Carmen". Nel 2015 crea "Moderato cantabile", per la compagnia ungherese Szegedi Kortàrs Ballet. Dal 2004 è danzatore presso la MM Contemporary Dance Company. Nel 2010 fonda, insieme a Michele Merola, Agora Coaching Project, corso di perfezionamento professionale per danzatori, sempre con sede a Reggio Emilia.

Per chi fosse già in possesso del biglietto può utilizzare lo stesso nelle date prescelte. Per altre informazioni si consiglia di rivolgersi alla biglietteria del teatro: 0321233201.



Fondazione Teatro Coccia OnlusVia f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
www.fondazioneteatrococcia.it



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