Teatro Lo Spazio
9 | 21 Febbraio 2016
Diaghilev
in collaborazione con Fiore & Germano
presenta
OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE
di Mirella Taranto
con Federica Carruba Toscano
adattamento e regia Paolo Triestino
scene e costumi Lucrezia Farinella luci Gabriele
Boccacci
Sarà
in scena al Teatro Lo Spazio dal 9 al 21
febbraio 2016, OGNI VOLTA CHE GUARDI
IL MARE, scritto dalla giornalista Mirella
Taranto, adattato e diretto da Paolo
Triestino e interpretato da una intensa Federica Carruba Toscano.
Il monologo è dedicato a Lea
Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta per mano del suo compagno nel 2009, all’età
di 35 anni, per essersi opposta al sistema delle cosche e delle sue assurde
regole di vendette e criminalità in cui erano invece avviluppati la famiglia di
origine e il compagno.
E un omaggio alla sua testimonianza e a quella di sua figlia Denise. Grazie
a quest’ultima per l’omicidio della madre in Corte d’Assise sono stati dati 25
anni di reclusione e cinque ergastoli. Uno di questi è stato dato a suo padre.
Lo
spettacolo ha riscosso grande successo alla Festa del Teatro 2015 di San
Miniato.
“Non
desiderare mai che una spugna cancelli il passato perché non esistono solventi
per il dolore. Puoi solo attraversarlo e capovolgerlo e, se puoi… cerca di
salvare sempre quello che l’amore, qualunque amore, è stato in grado di farti
fare”.
Un
testamento spirituale, un messaggio di vita, è tutto quello che Lea lascia a
sua figlia, anzi una testimonianza nello spirito, ma anche nella carne, che sua
figlia vive a ritroso quando rivede la Calabria. Una terra di cui è figlia ma
che non riconosce e da cui non è riconosciuta.
Ogni
volta che guardi il mare è la storia vera di una donna che diventa madre,
scopre le corde più profonde della sua anima e mette in discussione tutta la
sua vita. Per non portare sua figlia a
visitare suo padre in carcere, per non esibirla come un trofeo nei parlatori
del penitenziario, perché sua figlia non li vivesse come “normali” e non
crescesse pensando all’illegalità come a una condizione di vita, subisce la
scomunica della famiglia ed è costretta a fuggire con la bambina e a difendersi
diventando una testimone di giustizia.
Una fuga che le costerà un esilio di
anni, di privazioni e di isolamento per sé e per la figlia, che crescerà nel
nord nascondendosi continuamente, costretta sin da piccola a un’altra identità.
Ogni
volta che guardi il mare è però anche la storia di quella bambina, diventata
adulta, e della sua coscienza che dolorosamente riaffiora fino a chiedere e
ottenere giustizia nel nome del sacrificio di sua madre.
È il
racconto di un reciproco perdono nel segno dell’aver capito che dietro ogni
dolore e dietro ogni assenza c’era solo il desiderio di dare alla vita un
senso, un valore.
Mirella Taranto
Affrontare
il tema dell'illegalità, dei senza legge, in una terra baciata dal sole e
percorsa dalla violenza. Mirella Taranto riesce a disegnare, lontana da ogni
retorica e
da ogni facile atto d'accusa, un ritratto di donna (anzi, di due) inaspettato,
poetico
ed epico, spiritualmente laico eppure così terrigno, come solo chi ama la
parola e le
proprie origini riesce a restituire. Da parte mia, insieme ai miei
collaboratori, ho cercato di evitare la retorica che, in questi casi, inevitabilmente
tende a sedurre. Palcoscenico e mare, profumo di forno acceso e poche cose
ancora ad indicare una casa in cui, da bambini, si andava a ridere d'estate.
Paolo Triestino
Teatro Lo Spazio - Via Locri, 42/44, Roma RM, Italia - Telefono: +39
06 7720 4149
Orario:
Dal martedì al sabato ORE 21,00 – Domenica ore 17,00
Biglietti:
Intero € 12 - Ridotto € 10 + Tessera 3 euro www.teatrolospazio.it
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