TEATRO DELLA COMUNITA’
Stagione teatrale 2016
| 2017
19 | 22 gennaio
2017
TORNO ALLA VITA
Opera Musicale di Toni Fornari e Dino
Scuderi
Regia Francesco Sala
Con
Mariano Riccio, Francesco Sgro, Paolo
Gatti, Massimo Cimaglia, Gabriella Borri, Valeria Girelli
Assistente
alla regia
Arianna
Argenti
Scene e
costumi
Fabiana Di Marco
Assistente di
produzione
Sonia Mingo
Responsabile
di produzione
Vittorio Stasi
Foto di scena Tommaso Le Pera
Disegno Luci Guido Pizzuti
Produzione Alterego Teatro
Una storia contemporanea, un mondo che si
srotola tra le storie di una famiglia che fornisce spunto per una serie di
riflessioni, ora più drammatiche, ora più ironiche, sul tema della vita, della
morte, delle cure sperimentali, della volontà di rinascere, sulle scelte da
fare e su quelle che invece non è stato possibile affrontare.
Sarà
in scena al Teatro della Comunità dal
19 al 22 gennaio lo spettacolo TORNO ALLA VITA, opera musicale di Toni
Fornari e Dino Scuderi, la regia è di Francesco Sala.
Protagonisti:
Mariano Riccio, Francesco Sgro, Paolo
Gatti, Massimo Cimaglia, Gabriella Borri, Valeria Girelli.
Michele, da 15 anni, è stato colpito da una
malattia rarissima e sconosciuta che lo ha costretto in uno stato catatonico.
Vive a casa con la madre Luisa, che lo cura 24 ore su 24, il fratello Giacomo e
il patrigno Marco, sposato con la mamma dopo che era rimasta vedova 10 anni
prima.
Luisa parla tutti i giorni da quindici anni con
suo figlio Michele ed è convinta che lui in qualche modo possa sentirla. Marco rimprovera
continuamente Luisa di non vivere una vita sana e di perdere tempo a parlare
con un vegetale che invece dovrebbe essere rinchiuso in una struttura
ospedaliera. Litigano spesso per questo motivo e il fratello Giacomo sta un pò
in mezzo alle posizioni dei due: spererebbe in una cura che possa far tornare
alla vita Michele, ma decisamente è meno ostinato e combattivo di sua madre.
Michele è da anni in cura da Francesco, un
giovane dottore ricercatore che lavora da anni sulla cura di questa terribile
malattia. Francesco sembra aver fatto dei progressi interessanti: dopo alcuni
esperimenti con il farmaco su cui sta lavorando, alcune cavie si sono
risvegliate dal coma nel quale erano state indotte. Avverte subito la sua
assistente, la dottoressa Sara, da sempre innamorata (non corrisposta) del
dottore.
Forse Francesco ha trovato la
cura per la malattia di Michele, ma per avere il permesso dall'Istituto
Sanitario ci vogliono degli anni poiché c'è bisogno di un tempo prestabilito per studiare eventuali effetti
collaterali. Francesco però, spinto dal suo carattere passionario, propone a
Luisa di sperimentare il farmaco su Michele in maniera illegale. Luisa accetta,
e per far fronte alle spese, ipoteca la sua casa senza dire nulla a nessuno. Ha
inizio così la terapia. Dopo alcuni mesi
di cure Michele si risveglia dal coma.
Cosa può accadere se un ragazzino di quindici
anni improvvisamente si risveglia uomo? Cosa può accadere nella mente di una
persona che viene a sapere in pochi giorni tutto quello che è accaduto in
quindici anni di vita? E soprattutto cosa accade all'interno di una famiglia
che improvvisamente vede incrinarsi gli equilibri e le dinamiche consolidate
oramai da quindici anni?
Note di
Regia
Quando una esperienza come questa accade in
famiglia, si è letteralmente sbalzati. Ci si può risvegliare ogni giorno e
avere la sensazione di vivere una vita apparentemente non vissuta. Questo testo
vuole comunicare un'esperienza. Con le disabilità è così. Nessuno pensa possa
capitare proprio a noi, ma se capita, la vita cambia per sempre.
Il malato vive
in un suo tempo, in suo spazio. E chi gli sta intorno? La situazione è del
tutto unica, la patologia sconosciuta, i rapporti famigliari sono intrecciati a
filo doppio; un cedimento può svelare aspetti segreti del sé, nascosti,
imprevedibili, inconfessabili. C'è un medico coraggioso, un farmaco che può
dare speranza.
La malattia allora è sormontabile, quasi più degli affetti. Il
nostro paziente si risveglierà? Lui è una persona che come in teatro è specchio
che riflette le altre figure. Le reazioni del malato, quelle dei familiari, il
martirio scientifico di un medico di talento che prova a salvarlo. La famiglia
generalmente intesa, in questo lavoro non suscita compassione.
È in atto un
processo di apprendimento sulla diversità e sull'essere
genitori-figli-fratelli-compagni: " lui comunica in un altro modo"
dirà la
madre del figlio che non si risveglia dal suo stato catatonico. Si può comunicare
aldilà delle
parole.
Questo fa il teatro: accede in un mondo diverso, forse sconosciuto,
impresentabile, impenetrabile; un non-mondo, come quello di certe disabilità gravi. E proprio per
questo, forse più vero. Noi cerchiamo di entrarci con rispetto con gli
strumenti dell'invenzione e della fantasia, anche con qualche alleggerimento e
con la delicatezza che occorre in questi casi.
Francesco Sala
Teatro
La Comunità
Via
Zanazzo, 1 P.zza Sonnino 00153 Roma
Orario
spettacoli: ore 21.00 – Domenica ore 18.00
Biglietti:
intero €15,00 – ridotto €12,00 - Tessera associativa obbligatoria
€ 3,00
Info
e prenotazioni: tel 06/5817413 - +39 329/1677203
www.alteregoteatro.com
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